Spina, Folegandros, Grecia

Il cardo di Ambeli è un fiore
che fa l’elemosina al vento

 

Folegandros. Baia di Ambeli. Arcipelago delle Cicladi. Dimenticate Santorini o Mykonos.
Dimenticate tutto e abbandonatevi al profumo del timo e dell’elicriso. E poi i fichi, la vite, le tamerici. E il cardo, che con le sue spine trafigge il cuore di ammaliante bellezza. A Matteo e Alessandro, rispettivamente fotografo e cuoco modenesi, lo ha trapassato vent’anni fa e ancora si sentono, novelli San Sebastiano, martiri felici come istrici al cospetto di una simile meraviglia. Il cardo, da cui il nome Spina, e la baia di Ambeli: ospitalità al gusto puro della salsedine.

Ed è così, dopo tanti anni, i due comprano un pezzo di terra selvatica e qui costruiscono una dimora nel rispetto di regole antiche, sorte molto prima che si parlasse di ecosostenibilità. Cinque stanze, una taverna e poco altro. Perché il motto è: il bello di questo posto è in quello che non c’è. Non c’è aria condizionata, non c’è il frigo bar, non c’è il lusso di una comodità spicciola.
Bello aver scritto i testi del sito realizzato da Studio Tape e della comunicazione social di Spina.
Bello chiedere ai raggi di sole barlumi di azzurro.

www.spinafolegandros.com

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Francesco Ricci
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