Donne soggetto
In un Paese in cui ogni tre giorni viene uccisa una donna,
in cui la donna è ancora ritenuta oggetto, santa o sgualdrina,
in cui si esulta perché una legge su diritti basilari viene bocciata,
nonostante tutto questo spesso e volentieri a fare la differenza è la donna,
soggetto vitale di un Paese che senza le donne non andrebbe lontano.
Con la campagna intitolata Donne soggetto l’Hotel La Perla di Corvara ha voluto esprimere un enorme giulan – grazie in ladino – alle donne di Casa. Donne che con impegno, energia e ingegnosità portano avanti il lavoro di una struttura articolata come quella di un Hotel che dal 1956 si prodiga nel campo dell’ospitalità. Ma è anche un giulan rivolto a tutte le donne che, nonostante siano soggetto attivo e determinante per l’intera comunità, ancora oggi sono oggetto di discriminazione, offesa, oltraggio, violenza.
In Casa Perla le donne che siedono sulle sedie della tavola rotonda, quella direzionale, sono più numerose degli uomini e ogni giorno conducono l’Hotel sempre un po’ più avanti in direzione ospitalità. Ospitalità che non può esistere senza parità, anche se la parola oggi può sembrare vuota: è che nel ripeterla a vanvera, nel trasformarla in chiacchiera vana come troppo spesso fanno gli uomini, sì che si svuota. Per fortuna ci pensano loro, le donne, a riempirla giorno dopo giorno, con volontà, ironia e vigore combinati insieme. Le immagini sono state realizzate grazie al contributo di Anni Sparer Costa, la donna che con eleganza, tenacia e creatività ha aperto le danze di Casa nei lontani anni Cinquanta del secolo scorso. È lei, esempio di stile in tutto quello che fa, ad aver aperto l’armadio della sua stanza, colmo di vestiti e accessori e orpelli per tutte le stagioni. E così, quasi per gioco, si è creato un set di drappi e colori ed è nata una sfilata delle donne di Casa in abiti ladini in cui bellezza e stupore si mescolano e si contaminano. E in questo gioco emerge di quale stoffa siano fatte le donne, tutte le donne del mondo.
L’idea e i testi sono del sottoscritto, la grafica è di Sueo, le foto di Stefano Butturini.
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